Decennale Mammut 1 ciclo di Forum/ Formazione per una scuola salutare

Decennale Mammut

1 ciclo di Forum/ Formazione per una scuola salutare

In questi dieci anni il Mammut di Scampia ha imparato quanto sia indispensabile radicare i percorsi di apprendimento insegnamento nell’affettività e nel corpo, attraverso l’esperienza diretta e nel contatto con la materia (diciamolo una volta per tutte: non bastano schede, manuali e nemmeno… viaggi virtuali!!!). Se rimane importante conoscere metodi e tecniche, non si può prescindere dalla capacità di esserci e in maniera integrata. Rimane insomma necessario un lavoro radicale e permanente su di se, attraverso approcci e tecniche che ci hanno regalato teatro, psicologia, arti figurative, musica, assieme alla ricerca scientifica (in fisica come in economia).

La società del consumo e dello spettacolo ha radici profonde, e non è possibile cambiare niente se si rimane sul solo livello cognitivo, o facendo leva su terrore e persecutorietà.

Chi ci ha preceduto l’aveva capito, riuscendo a mettere in moto processi profondi di cambiamento attraverso il coinvolgimento di emozioni e sentimenti, accanto al pensiero critico frutto di un’ analisi scientifica e geopolitica rigorosa, volta alla costruzione di esistenze “nuove” e non semplicemente “anti”. Esperienze come quelle dei gruppi di teatro dell’oppresso di Boal, la Gestalt di Perls, il teatro laboratorio di Grotowsky hanno prodotto cambiamento autentico attraverso un’idea di uomo e di società capace di coinvolgere le persone dal profondo. Approcci e tecniche calate in ambito pedagogico da Montessori, Don Milani, Steiner, Freinet e da altri maestri che nel secolo corso hanno davvero messo in piedi scuole buone. Alzando il tiro rispetto alle cose da cambiare che ci sono nella città, diventando più incisivi e capaci di provocare cambiamenti necessari. Se cambiamento individuale c’è, lo si può capire solo se a questo corrisponde un cambiamento nella vita della collettività abitata da quella individualità.

E’ da queste considerazioni che parte il piccolo ciclo di incontri del forum /formazione del “decennale Mammut”, uno per ciascuno dei tasselli fondamentali alla base di una scuola capace di generare salute e apprendimento.

Ciascun incontro vuole essere contemporaneamente “gruppo di lavoro”. Attraverso un percorso di scrittura collettiva i partecipanti contribuiranno alla costruzione di un vocabolario della pedagogia attiva. Confrontandosi nella giornata finale del 17 dicembre.

I incontro – Teatro, Gestalt e relazione d’aiuto

conduce Antonio Ferrara

domenica 23 ottobre, ore 10,00/13,30 – 15,00/18,00 Centro Territoriale Mammut, piazza Giovanni Paolo II, Napoli max 25 partecipanti – sottoscrizione 15 euro

L’incontro è centrale rispetto all’intero percorso di formazione. Fare scuola e educazione passa attraverso la disponibilità a lasciarsi cambiare, in profondità, dalla propria ricerca. Per il Mammut la psicologia della Gestalt e il teatro si sono rivelati binomio potente, perché capace di far mettere a fuoco il copione di vita di ciascuno e gettare luce sui giochi psicologici alla base di blocchi e difficoltà, tanto nell’insegnamento quanto nella relazione d’aiuto. La giornata è condotta da Antonio Ferrara, psicologo, psicoterapeuta e direttore dell’IGAT – Istituto di Psicoterapia della Gestalt e Analisi Transazionale (www.igatweb.it). Antonio Ferrara è inoltre ideatore del “Teatro Trasformatore”, progetto formativo e di sviluppo personale attraverso l’esplorazione delle aree più nascoste della personalità, secondo un modello integrativo fondato su Gestalt, Analisi Transazionale e Psicologia degli Enneatipi. Il lavoro è basato sulla ricerca creativa del proprio “personaggio” e attraverso la rappresentazione teatrale e l’identificazione in ruoli diversi verranno esplorate le strutture di Copione che bloccano e limitano la personalità. Copione di Vita, Commedia dell’Arte, Enneagramma e passioni, uniti alla scrittura di sceneggiature originali che nascono dal gruppo dei partecipanti e alla loro messa in scena, attivano un processo di “trasformazione” che guiderà verso la scelta di nuove e più soddisfacenti prospettive esistenziali.

II incontro –  Dalle stelle alle… schede. Ovvero è possibile insegnare a leggere e a scrivere senza mortificare l’intelligenza e la vitalità dei più piccoli? – Incontro con Annamaria Lovo

12 novembre, ore 11,00  – Libreria “iocisto” –

Ancora fino ad un decennio fa, la capacità di nutrire motivazione e piacere nell’apprendimento/insegnamento della letto scrittura riuscì a permeare anche il Comune di Napoli (non per molto a lungo, ahinoi!!!), con l’istituzione di un servizio su letteratura e infanzia, all’avanguardia in ambito europeo, il progetto “Leggere per…”. Durante l’incontro del 12 novembre, attorno alla presentazione del Barrito dei Piccoli (info su www.barritodeipiccoli.org),  con Annamaria Lovo, maestra elementare che di “Leggere per…” fu coordinatrice e animatrice appassionata, tenteremo di riannodare i fili di un discorso spezzato. Dando vita ad uno studio su immaginario infantile, scuola e città di cui il Barrito dei Piccoli continuerà a farsi promotore a partire da gennaio. Perché una scuola trans schede preconfezionate/libro di testo è possibile.

III incontro – Corpo e insegnamento curriculare – Il “Metodo Madonna Assunta di Bagnoli” – curatrice del percorso Olga Mautone, maestra e formatrice

Venerdì 17 novembre ore 16,30/19,00- max 30 partecipanti

Sabato 18 novembre ore 15,30/20,00 – max 20 partecipanti, sottoscrizione 15 euro

Termini come corpo, esperienza, natura, emotività, metodo sperimentale, democrazia… sono diventate parole d’ordine, vocaboli comuni ad ogni programmazione didattica. Eppure la scuola continua a farsi per lo più dietro a banchetti e in maniera autoritaria, in accordo con un trend culturale sempre più coincidente con la visione meccanicistica dell’uomo. A Napoli ancora resistono sacche di “pedagogia umana”, spesso nell’operato di molte maestre “isolate” e, più di rado, in Istituti dove è invece l’intero “sistema scuola” a lavorare perché “viva” rimanga la quotidianità di alunni e insegnanti.

Per questo è prezioso l’incontro con l’I.C. 73^ Circolo Michelangelo Ilioneo – Plesso Madonna Assunta di Bagnoli, storica scuola della pedagogia attiva dove apprendimento non fa rima con sofferenza. Guida dell’incontro sarà una delle sue storiche maestre, Olga Mautone, che condurrà anche l’incontro nel sabato pomeriggio con un laboratorio esperienziale sull’utilizzo del “Metodo Naturale” nell’insegnamento della letto scrittura.

IV – Bambini e città, la scuola oltre la scuola, ovvero “Come travasare la pedagogia attiva dalla carta ai banchi di scuola?” Tavola rotonda e mostra d’arte

17 dicembre, ore 10/13,30 –

Sarà il momento di condivisione e discussione con la città di questo percorso di Forum/Formazione, ma anche del lavoro svolto dal Mammut nei 4 anni precedenti attorno al tema “didattica e salute” (raccontato in “Come far passare un Mammut attraverso una porta – senza fracassarla”. Ed. Barrito del Mammut, Napoli, 2014).

Il titolo della tavola rotonda è la domanda:

Come travasare la pedagogia attiva dalla carta ai banchi di scuola?

I documenti alla base della discussione saranno: la video inchiesta “Alla ricerca della costellazione”; il “vocabolario vivo” raccontato da ciascun sottogruppo (i partecipanti al percorso di forum formazione di cui al punto; la mostra d’arte frutto dell’incontro tra bambini e artisti giovani e meno giovani che hanno preso parte alla redazione del Barrito dei Piccoli.

E’ possibile partecipare ad un solo incontro o a tutti e tre, ma solo previa prenotazione e fino all’esaurimento dei posti disponibili.

Info e iscrizione a mammut.napoli@gmail.com – 3385021673